In breve:
la vaccinazione/immunizzazione contro l’RSV
Domande e risposte attuali
01Come si trasmette il virus RS?
Il virus RS si trasmette principalmente per via aerea attraverso aerosol e goccioline emesse tossendo, starnutendo o parlando o anche indirettamente attraverso il contatto con superfici (p. es. maniglie delle porte, touch screen), sulle quali i virus possono sopravvivere a lungo e raggiungere poi le mucose (p. es. bocca, naso, occhi) attraverso le mani. Le persone infette possono essere contagiose prima di sviluppare sintomi e lo restano per complessivamente tre-otto giorni.
02Qual è il decorso di malattia da RSV?
In caso di decorso lieve si manifestano i tipici sintomi da raffreddamento, come tosse, raffreddore o mal di gola. Nei bambini si osserva quasi sempre febbre.
Soprattutto nei lattanti, l'RSV può provocare malattie serie, come un'infiammazione delle piccole vie aeree con forte produzione di muco, la cosiddetta bronchiolite. I campanelli d'allarme sono difficoltà respiratorie, uno stato generale visibilmente compromesso e difficoltà a bere. Può svilupparsi anche una polmonite. Nei bambini piccoli si verificano inoltre spesso otiti medie. In alcuni casi, l'infezione provoca una maggiore sensibilità dei bronchi.
I casi gravi devono spesso essere curati in ospedale. In inverno, l'RSV è il principale motivo di ricovero in ospedale nei lattanti. In casi molto rari, l'infezione può addirittura avere esito letale.
I disturbi possono peggiorare rapidamente. Se il bambino fa fatica a respirare o a bere, bisogna subito rivolgersi al proprio medico. I bambini prematuri o con malattie preesistenti devono essere visitati da un medico sin dai primi sintomi, come tosse o febbre.
03Come sono somministrati gli anticorpi ai lattanti?
Gli anticorpi per l'immunizzazione contro l’RSV sono somministrati sotto forma di dose unica iniettata nella coscia. Ciò vale sia per i lattanti nati a termine sia per quelli prematuri.
L'immunizzazione anti-RSV può avvenire contemporaneamente alle vaccinazioni standard dei lattanti o a una distanza a piacimento. I dati disponibili finora evidenziano che la somministrazione simultanea è ben tollerata tanto quanto la somministrazione isolata degli anticorpi. In base alle conoscenze attuali, inoltre, i vaccini conservano la loro efficacia anche in caso di somministrazione in concomitanza con l'immunizzazione anti-RSV.
04L'immunizzazione anti-RSV è raccomandata anche ai lattanti che hanno già avuto un'infezione da RSV?
In genere, i lattanti guariti da un'infezione da RSV confermata non hanno bisogno di un'immunizzazione anti-RSV. Benché una guarigione dalla malattia non protegga da altre infezioni, successivamente i decorsi gravi sono molto rari.
Sono eccettuati i bambini fino a 24 mesi affetti da immunodeficienza o altre malattie preesistenti molto gravi. Per una consulenza personale rivolgersi al proprio pediatra.
05Che differenza c'è tra la vaccinazione e l'immunizzazione passiva?
In caso di vaccinazione (immunizzazione attiva), all'organismo sono somministrati agenti patogeni attenuati o inattivati o loro frammenti. Il sistema immunitario è così stimolato a produrre lui stesso sostanze difensive (anticorpi), per allenarsi e "imparare" a contrastare l'agente patogeno. In caso di necessità, sarà in grado di combattere la malattia in modo rapido ed efficace.
In caso di immunizzazione passiva, all'organismo sono somministrati anticorpi già pronti contro un agente patogeno. Tali anticorpi agiscono immediatamente e proteggono per un certo periodo, senza che il sistema immunitario stesso debba attivarsi. Ciò è particolarmente utile per i neonati, il cui sistema immunitario si sta ancora sviluppando e non è in grado di contrastare efficacemente gli agenti patogeni come i bambini più grandi o gli adulti.
Per i lattanti vi sono due possibilità di immunizzazione passiva contro l’RSV: se la madre è vaccinata in gravidanza, trasmette gli anticorpi al bebè attraverso la placenta. In alternativa, al lattante sono somministrati anticorpi dopo la nascita. Entrambe le varianti proteggono il bebè da gravi malattie da RSV nei primi mesi di vita.
06Scelta tra vaccinazione anti-RSV in gravidanza e immunizzazione del bebè con anticorpi: è preferibile uno di questi due metodi?
Entrambi i metodi di protezione sono equivalenti. In caso di nascita nel semestre invernale si può scegliere tra i due metodi.
Per i bambini nati in estate, l'opzione della vaccinazione durante la gravidanza sfuma. A questi bambini dovrebbe essere somministrata una dose di anticorpi in autunno.
07Bisogna somministrare l'immunizzazione anti-RSV (anticorpi) anche ai lattanti, la cui madre è stata vaccinata contro l’RSV in gravidanza?
Per i neonati sani non è necessaria nessuna immunizzazione supplementare, se la madre è stata vaccinata contro l’RSV in gravidanza.
In determinati casi, i lattanti vanno protetti con una somministrazione supplementare di anticorpi, per esempio in caso di immunodeficienza della madre o di parto prematuro prima della 37a settimana di gravidanza. Lo stesso vale se la madre è stata vaccinata meno di due settimane prima del parto.
08L'immunizzazione anti-RSV va ripetuta?
No, in genere è sufficiente un'unica dose di anticorpi. I lattanti hanno il maggior rischio di decorso grave durante la loro prima stagione dell'RSV, soprattutto nei primi sei mesi di vita. Normalmente, i bambini che hanno già superato una stagione dell'RSV sono già entrati in contatto con i virus RS e sono quindi maggiormente protetti.
Ai bambini ad alto rischio di gravi malattie da RSV dovrebbe essere somministrata una dose di anticorpi anche prima della seconda stagione dell'RSV. Ciò vale per i bambini affetti da determinate malattie cardiache, polmonari o nervose, immunodeficienza, trisomia 21 o altri difetti congeniti e quelli prematuri (nati prima della 33a settimana di gravidanza).
09Chi assume i costi della vaccinazione/immunizzazione anti-RSV?
Informazioni sul rimborso dei costi delle vaccinazioni e dei vaccini da parte dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie sono disponibili sulla pagina web dell’UFSP Misure di prevenzione.